La Nebulosa Nord America (anche nota con le sigle NGC 7000 e C 20) è una nebulosa a emissione visibile nella costellazione del Cigno, vicino a Deneb (la coda del cigno e la sua stella più brillante). La forma della nebulosa disegna il continente nordamericano, soprattutto la costa est, tra il Golfo del Messico e la Florida. La scoperta della Nebulosa Nord America è attribuita all'astronomo William Herschel. Essa costituisce assieme alla vicina Nebulosa Pellicano un unico complesso nebuloso, situato a circa 1960 anni luce, in cui è attiva la formazione stellare, come è testimoniato dalla presenza di diversi oggetti stellari giovani e oggetti HH; questi fenomeni riguardano principalmente stelle di piccola e media massa. Grazie alla sua luminosità e alla sua estensione, è uno degli oggetti più fotografati dell'emisfero celeste boreale. La Nebulosa Nord America e la vicina Nebulosa Pellicano (IC 5070), sono parte della stessa vasta nube interstellare di idrogeno ionizzato (Regione H II); la regione nebulosa che assieme costituiscono è indicata con le sigle W80 e DR 27 e si estende per circa 3°. Le due nebulose brillanti appaiono separate da una banda di gas oscura appartenente allo stesso complesso nebuloso noto come LDN 935. La regione ospita anche alcuni ammassi aperti, come NGC 6996. Questo complesso nebuloso costituisce di fatto la parte illuminata del grande sistema di gas e polveri noti come Fenditura del Cigno, ben evidente in quanto oscura completamente la luce delle stelle situate al di là di esso e quindi il chiarore della Via Lattea. Tra noi e la nebulosa si trova una banda di polvere interstellare che assorbendo la luce delle stelle e della nebulosa alle sue spalle, è responsabile della forma che vediamo. Per lungo tempo la stella responsabile della ionizzazione dell'idrogeno della nube non era nota con certezza; se fosse stata Deneb, come sostengono alcune fonti, la distanza sarebbe approssimativamente 1800 anni luce, e la sua grandezza assoluta sarebbe di 100 anni luce (6° di diametro apparente). Questa ipotesi però appare piuttosto irrealistica. Studi condotti a diverse lunghezze d'onda hanno permesso di individuare una ventina di sorgenti coincidenti con altrettante stelle profondamente immerse nei gas o da essi nascoste; fra queste spicca 2MASS J205551.25+435224.6, una sorgente particolarmente isolata situata oltre la banda oscura di LDN 935 ben visibile nella banda del vicino infrarosso, coincidente con una giovane stella blu di classe spettrale O5V. La sua posizione è particolarmente interessante poiché viene a trovarsi esattamente al centro geometrico del complesso nebuloso, rendendola di fatto la principale responsabile della ionizzazione dei gas circostanti. La distanza del complesso nebuloso è stata indicata in vari studi come compresa fra i 500 e i 1000 parsec (1630-3260 anni luce) dal sistema solare; una simile imprecisione è dovuta principalmente alla difficoltà oggettiva che si riscontra nell'osservare questa regione di cielo, che appare estremamente congestionata a causa della sovrapposizione sulla stessa linea di vista di un gran numero di regioni nebulose differenti. Ciò accade perché questa direzione coincide con l'asse mediano del Braccio di Orione, il braccio di spirale galattico in cui è compreso anche il Sole. Le stime di distanza più recenti hanno comunque ridotto enormemente le incertezze sulle stime, indicando valori il linea di massima concordanti fra loro; queste stime indicano una distanza pari a 600 parsec (1956 anni luce).
Avvio delle riprese: | Domenica 20 agosto 2017 - 20:39:47 UT |
Osservatorio: | Ghezz Observatory |
Codice MPC: | D08 |
Località: | Leontica, Switzerland |
Latitudine: | 46° 27' 19" N |
Longitudine: | 08° 55' 09" E |
Quota: | 969 m |
Temperatura ambiente: | 12.1° Celsius |
Temperatura del cielo: | -32.0° Celsius |
Velocità del vento: | 1.3 km/h |
Umidità relativa: | 62% |
Pressione atmosferica: | 1'027.2 hPa |
SQM: | 21.65 Mag/Arcsec² |
Ascensione retta: | 20h 57m 05s |
Declinazione: | 44° 04' 58" |
Angolo di rotazione: | 0.5 ° |
Costellazione: | Cygnus |
Altezza: | 71.332° |
Azimut: | 86.019° |
Airmass: | 1.056 |
Scala dell'immagine: | 2.97 Arcsec/Pixel |
Telescopio: | TS Imaging Star APO65Q |
Lunghezza focale: | 420 mm |
Diametro: | 65 mm |
Apertura libera: | 3'318 mm² |
Rapporto focale: | f/6.5 |
Temperatura del telescopio: | 11.7° Celsius |
Camera di ripresa: | QHYCCD QHY10 |
Sensore: | Sony ICX493 |
Dimensione dei pixel: | 6.05 x 6.05 μm |
Temperatura del sensore: | -15.1° Celsius |
Camera di guida: | QHYCCD QHY5 |
Sensore: | Micron MT9M001 |
Dimensione dei pixel: | 5.20 x 5.20 μm |
Numero di pose: | 26 |
Tempo di posa: | 600 sec |
Binning: | 1x1 |
Autore delle riprese: | Ivaldo Cervini |
Software di ripresa: | AstroRobot 2.5.2.1 |
MaxIm DL 6.14 | |
Autore dell'elaborazione: | Ivaldo Cervini |
Software di elaborazione: | MaxIm DL 6.14 |