M74 è stata scoperta da Pierre Méchain nel 1780, che riportò la sua scoperta a Charles Messier perché fosse catalogata. John Herschel, facendosi trarre in inganno dal suo aspetto granuloso, la descrisse come un ammasso globulare, debole e molto largo. M74 può essere osservata da tutte aree popolate della Terra, grazie al fatto che è situata a declinazioni molto basse; non esiste pertanto un emisfero particolarmente privilegiato per la sua osservazione, dato che la differenza è di appena 15° di altezza per le coppie di latitudini opposte. Mentre dall'emisfero nord è un oggetto dei cieli autunnali, dall'emisfero sud è caratteristico dei mesi primaverili. Il periodo migliore per la sua osservazione nel cielo serale è quello compreso fra ottobre a febbraio. La sua massa è un quinto di quella della nostra Galassia ma il suo diametro è tuttavia pari a 80.000 anni luce. La galassia dista da noi 35 milioni di anni luce e recede a una velocità di 793 km/s. I bracci a spirale della galassia contengono molte stelle giovani o ancora in formazione. M74 è la componente più brillante di un ammasso di galassie che comprende anche: NGC 660, UGC 1171, UGC 1175, UGC 1176, UGC 1195 e UGC 1200. Nel corso del 2005, è stato annunciato che il Chandra X-ray Observatory ha osservato una sorgente di raggi X ultraluminosa (ULX) all'interno di questa galassia, che irradia più energia ai raggi X di una stella di neutroni in intervalli periodici di circa due ore. Si è stimata una massa di circa 10.000 masse solari. Ciò viene considerato come un indizio della presenza di un buco nero di massa intermedia e sarebbe una classe relativamente insolita di buchi neri, a metà via fra quelli di massa stellare e quelli supermassicci, residente al centro di una galassia. A causa di ciò, si crede si sia formato non da un singolo evento di esplosione di supernova, ,a probabilmente da un numero maggiore di piccoli buchi neri nati in un ammasso. La sigla della sorgente è CXOU J013651.1+154547. La stella rossa visibile in questa immagine sul braccio a spirale alla destra del nucleo è la supernova 2013ej, scoperta il 25 luglio 2013 dal programma automatico LOSS (Lick Observatory Supernova Search). Al momento della scoperta la magnitudine di 2013ej era di 12.9 mentre in questa mia ripresa risulta essere ormai scesa alla magnitudine 16.1.
Avvio delle riprese: | Sabato 30 novembre 2013 - 18:12:49 UT |
Osservatorio: | Ghezz Observatory |
Codice MPC: | D08 |
Località: | Leontica, Switzerland |
Latitudine: | 46° 27' 19" N |
Longitudine: | 08° 55' 09" E |
Quota: | 969 m |
SQM: | 21.38 Mag/Arcsec² |
Ascensione retta: | 01h 36m 42s |
Declinazione: | 15° 47' 07" |
Angolo di rotazione: | 216.7 ° |
Costellazione: | Pisces |
Altezza: | 49.215° |
Azimut: | 127.765° |
Airmass: | 1.321 |
Magnitudine: | 9.7 |
Scala dell'immagine: | 1.99 Arcsec/Pixel |
Telescopio: | Intes MK-69 |
Lunghezza focale: | 930 mm |
Diametro: | 150 mm |
Apertura libera: | 15'708 mm² |
Rapporto focale: | f/6.2 |
Temperatura del telescopio: | -3.5° Celsius |
Camera di ripresa: | SBIG ST-8XME |
Sensore: | Kodak KAF-1603ME Class 1 |
Dimensione dei pixel: | 9.00 x 9.00 μm |
Temperatura del sensore: | -25.4° Celsius |
Camera di guida: | SBIG ST-8XME Internal Guider |
Sensore: | Texas Instruments TC-237H |
Dimensione dei pixel: | 7.40 x 7.40 μm |
Filtro: | Luminance |
Numero di pose: | 13 |
Tempo di posa: | 600 sec |
Binning: | 1x1 |
Filtro: | Red |
Numero di pose: | 7 |
Tempo di posa: | 684 sec |
Binning: | 1x1 |
Filtro: | Green |
Numero di pose: | 7 |
Tempo di posa: | 600 sec |
Binning: | 1x1 |
Filtro: | Blue |
Numero di pose: | 7 |
Tempo di posa: | 840 sec |
Binning: | 1x1 |
Autore delle riprese: | Ivaldo Cervini |
Software di ripresa: | AstroRobot 2 |
MaxIm DL 5 | |
Autore dell'elaborazione: | Ivaldo Cervini |
Software di elaborazione: | MaxIm DL 6 |
PixInsight 1.8 |