Charles Messier descrive M 94 come una nebulosa priva di stelle, ben visibile a nord di Cor Caroli e con un centro molto brillante e diffuso, paragonandola poi all'ammasso globulare M 79 nella Lepre; riferisce inoltre che la scoperta avvenne ad opera di Pierre Méchain nel marzo del 1781. Sia William Herschel che Lord Rosse la descrivono come una macchia tondeggiante e dai contorni sfumati, addirittura, nel caso di Lord Rosse, circondata da una struttura vagamente anulare, ipotizzandone la natura a spirale. Dalle osservazioni si può notare un anello di attive regioni di formazione stellare, marcate dalle giovani stelle azzurre nelle immagini a colori, che la dividono bruscamente dal molto meno brillante anello esterno, il quale è formato da una popolazione stellare giallastra molto più vecchia; nelle aree periferiche, tuttavia, queste regioni terminano nuovamente in un altro anello di moderata attività di formazione stellare, così M 94 appare come una delle relativamente rare galassie in cui possono essere osservate due "onde" di formazione stellare. Nelle lunghissime esposizioni diviene visibile un ulteriore debolissimo anello. La galassia è classificata come spirale semplice (Sab) ed è vista quasi perfettamente di faccia; la sua distanza non è ben nota, dato che esistono valori compresi fra i 14 e i 30 milioni di anni luce. Le ultime stime forniscono un valore di 16 milioni di anni luce. M 94 si allontana da noi alla velocità di 370 km/s. Uno studio condotto nel 1008 afferma che all'interno di questa galassia non è presente materia oscura, o al più in minime quantità; questo studio ha analizzato la curva di rotazione delle stelle della galassia e la densità dell'idrogeno, mostrando che il gas illuminato corrisponde alla quasi totalità del gas presente nella galassia. Questo esito è piuttosto insolito e controverso e lascia aperte delle questioni, come ad esempio il modo in cui una galassia può formarsi senza un alone di materia oscura o come possa eventualmente perderla. Altre spiegazioni per le curve di rotazione non riescono a chiarire a fondo questa problematica. Questa bella galassia è contraddistinta da un nucleo brillante circondato da bracci a spirale stettamente avviluppati. Spostando lo sguardo ancor più verso l'esterno si può scorgere un debole alone che si estende molto al di fuori delle parti più luminose.
Avvio delle riprese: | Mercoledì 4 maggio 2011 - 21:25:47 UT |
Località: | Gola di Lago, Switzerland |
Latitudine: | 46° 06' 11" N |
Longitudine: | 08° 57' 40" E |
Quota: | 995 m |
Ascensione retta: | 12h 50m 54s |
Declinazione: | 41° 07' 50" |
Angolo di rotazione: | 322.8 ° |
Costellazione: | Canes Venatici |
Altezza: | 84.603° |
Azimut: | 179.349° |
Airmass: | 1.004 |
Magnitudine: | 8.1 |
Scala dell'immagine: | 2.00 Arcsec/Pixel |
Telescopio: | Intes MK-69 |
Lunghezza focale: | 930 mm |
Diametro: | 150 mm |
Apertura libera: | 15'708 mm² |
Rapporto focale: | f/6.2 |
Temperatura del telescopio: | 6.2° Celsius |
Camera di ripresa: | SBIG ST-8XME |
Sensore: | Kodak KAF-1603ME Class 1 |
Dimensione dei pixel: | 9.00 x 9.00 μm |
Temperatura del sensore: | -15.2° Celsius |
Camera di guida: | SBIG ST-8XME Internal Guider |
Sensore: | Texas Instruments TC-237H |
Dimensione dei pixel: | 7.40 x 7.40 μm |
Filtro: | Red |
Numero di pose: | 12 |
Tempo di posa: | 360 sec |
Binning: | 1x1 |
Filtro: | Green |
Numero di pose: | 7 |
Tempo di posa: | 360 sec |
Binning: | 1x1 |
Filtro: | Blue |
Numero di pose: | 12 |
Tempo di posa: | 360 sec |
Binning: | 1x1 |
Autore delle riprese: | Ivaldo Cervini |
Software di ripresa: | MaxIm DL 5.15 |
Autore dell'elaborazione: | Ivaldo Cervini |
Software di elaborazione: | MaxIm DL 6 |